Su Tingiosu

Imponente falesia situata, situata in linea d’aria, poco più a sud del promontorio di Capo Mannu. La falesia di Su Tingiosu risulta lunga circa 2 km ed alta fino a 30 m. È costituita da una stratificazione, regolare ed in banchi semi orizzontali, di arenarie carbonatiche particolarmente erodibili ed è esposta al vento di maestrale. L’ambiente è singolare soprattutto per la morfologia della costa: le rocce marnose e calcaree, che fronteggiano il mare di ponente e maestrale sono, infatti, modellate in alte falesie con tanti piccoli anfratti e grotte prodotti dall’azione corrosiva dei frangenti. E’ una zona estremamente interessante per l’aspetto geologico e morfologico, in alcuni strati sedimentari è possibile trovare osservare numerose associazioni fossili come bivalve, ostree, turritelle e molto affascinanti le spicole silicee di antiche spugne. In alcune di queste grotte, condizioni meteo permettendo, sarà possibile avvicinarsi e esplorarle. Ad accentuare la bellezza di questo tratto di costa è la presenza, sotto lo strapiombo, di spiaggette raggiungibili solo dal mare. Deve essere stata proprio questa particolare conformazione geomorfologia l’elemento che ha favorito il transito e forse la sosta dell’ormai quasi estinta Foca Monaca avvistata nella primavera del 2001 nei pressi della spiaggia di Porto Suedda, zona confinante con la scogliera di Su Tingiosu. Sulle scogliere nidificano diverse specie d’uccelli, in particolare rapaci. E’ frequente vedere cormorani stazionare sugli scogli nell’attesa di lanciarsi a catturare prede o mentre fermi ad ali aperte, fanno asciugare le penne dopo un tuffo. Il manto vegetale, costituito da una bassa macchia di rosmarino, e d’elicriso, verso l’interno lascia spazio a graminacee cespugliose. Sono presenti in forma sparsa rari esemplari di palma nana.